Concorso Nazionale per il monumento ai caduti del terremoto dell'Aquila
Piazza del Pigneto, Roma
La città che Risorge
2010
Ruggero Lenci
Giovanna Cataldo (consulente)
Primo premio ex-aequo
LE MANI DE L’AQUILA
IDEA CONCETTUALE
Il terremoto genera una faglia nel terreno
che separa due zolle di terra che prendono la forma di sette mani, quante
sono le lettere di L’Aquila e Abruzzo.
Sono mani buone, mani forti, operose, aperte,
generose, oneste, pronte.
Sono mani che, tese le une verso le altre,
con la loro attività, generano le connessioni in grado di ricreare
unità, di sanare fratture profonde.
Sono mani che gridano, nella sofferenza e
nella forza della ricostruzione.
La scultura si compone di due parti indipendenti
(A e B).
Il materiale è il bronzo.
La tecnica realizzativa è la fusione.
In alternativa la scultura può
essere realizzata con il taglio a getto d’acqua di lastre in bronzo,
con successivo trattamento delle superfici.